L'anno duemilauno, il giorno 6 del mese di agosto.
- Firenze, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof.
Paolo Blasi, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del
Consiglio di Amministrazione in data 9 maggio 2000
- Padova, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Giovanni Marchesini,
autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico
del 13 marzo 2001
- Pavia, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Roberto Schmid, autorizzato
a firmare il presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione
in data 3 aprile 2000
- Perugia, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Francesco Bistoni,
autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico
del 24 aprile 2001
- Roma Tre, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Guido Fabiani,
autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico
del 13/3/01 e Consiglio di Amministrazione del 27/3/01
- Urbino, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Carlo Bo, autorizzato
a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico del 29/6/2000
e del Consiglio di Amministrazione del 30/6/2000
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1
E' costituito a norma dell'art. 91 del DPR 382/80 e dello Statuto dell'Università
di Firenze tra l'Università di Firenze, Padova, Pavia, Perugia,
Roma Tre e Urbino il Centro Interuniversitario di Ricerca denominato
"Centro Interuniversitario Machiavelli sui conflitti strutturali
della guerra fredda".
ART. 2
AFFERENZE AL CENTRO
Il Centro è promosso e fondato dai sottoindicati Dipartimenti
delle Università convenzionate:
- Firenze: Dipartimento di Studi sullo Stato;
- Padova: Dipartimento di Studi Internazionali
- Pavia, Dipartimento di studi storici e geografici
- Perugia: Dipartimento di Scienze Storiche
- Roma Tre: Dipartimento di Istituzioni Politiche e Scienze Sociali;
- Urbino: Istituto Storico-Politico
ART.3
FINALITA' DEL CENTRO
Il Centro si pone come obiettivi fondamentali la promozione, il coordinamento,
il potenziamento e la realizzazione di studi e ricerche relative ai
conflitti intercorsi durante la guerra fredda e alla formazione delle
strutture militari dei due blocchi contrapposti, concentrando la sua
attenzione sulla genesi, lo sviluppo e il mutamento dell'Alleanza atlantica
e del Patto di Varsavia. In quest'ambito un'attenzione particolare riguarda:
i) l'analisi della formazione delle Alleanze e le motivazioni dei vari
stati che entrarono a farne parte;
ii) lo studio dei processi di formazione del consenso, di assegnazione
dei compiti militari e di ripartizione delle spese all'interno dei sistemi
di sicurezza dei due blocchi, cercando di mettere in luce le complesse
dinamiche che in ciascuna alleanza regolavano i rapporti tra lo stato
egemone e i partners minori;
iii) le ricerche sull'interazione tra le dottrine strategiche e le posizioni
di politica internazionale assunte da ciascuna alleanza da un lato,
e l'evoluzione dei sistemi politici interni degli stati membri dall'altro;
iv) lo studio del ruolo dell'ideologia come elemento di formazione del
consenso intorno alla collocazione internazionale e alle scelte di politica
estera di ciascuno stato;
v) l'analisi della relazione tra l'evoluzione del sistema internazionale
nel corso della guerra fredda e le relative trasformazioni subite dai
due sistemi militari;
vi) l'indagine e l'interpretazione dei conflitti verificatisi durante
la guerra fredda al di fuori delle strutture militari dei due blocchi,
per verificare quanto sia accurata l'interpretazione storiografica che
tende ad analizzarli comunque come un'espressione dello scontro bipolare
e quindi come una variabile dipendente dello scenario internazionale;
vii) Lo studio delle motivazioni economico-tecnologiche e materiali
strutturali che ebbero rilevanza negli anni della guerra fredda o che
contribuiscono a spiegarne la genesi
viii) la promozione, il coordinamento e la realizzazione di studi e
ricerche sulle nuove fonti archivistiche in corso di declassificazione
sia negli stati dell'ex blocco sovietico sia in quelli dell'Europa occidentale
e negli Stati Uniti, promuovendo al riguardo 1) iniziative volte ad
ottenere una maggior cooperazione da parte della struttura archivistica
nazionale, 2) l'identificazione e l'apertura alla consultazione di collezioni
archivistiche private; 3) la costruzione di un database sulle fonti
disponibili da mettere a disposizione dei ricercatori consorziati e,
in un secondo momento, a un pubblico più vasto.
Per raggiungere questi obiettivi, il Centro:
I. sviluppa e stimola un confronto sistematico sui contributi scientificamente
più qualificanti elaborati dalle diverse discipline storiche
e politologiche nazionali intorno alle dimensioni sopra richiamate;
II. opera per la definizione di un progetto scientifico internazionale
orientato ad un apparato categoriale per quanto possibile integrato
e privilegiando metodologie idonee a interpretare la realtà specifica
della guerra fredda in tutte le sue dimensioni, politiche, ideologiche,
economiche, sociali e militari;
III. lavora per la realizzazione di un sistema di ricerca integrato
a livello internazionale, mediante l'attivazione di reti, associazioni
e consorzi; in particolare, il Centro lavora in stretto collegamento
con il Parallel History Project (PHP), gestito dal Woodrow Wilson International
Center for Scholars di Washington, D.C.
IV. promuove e organizza iniziative scientifiche e culturali finalizzate
all'incremento delle relazioni e degli scambi tra gli studiosi italiani
e stranieri.
V. incentiva le ricerche sulle nuove fonti provenienti dagli archivi
dell'Europa orientale e della Federazione Russa mediante un adeguato
contributo finanziario da fornire a giovani e qualificati studiosi in
possesso dei requisiti necessari per poter proficuamente lavorare in
quelle sedi;
VI. coordina, in sede di dottorati di ricerca, l'assegnazione di tesi
di dottorato che possano contribuire a coinvolgere nelle attività
del Centro il numero più ampio possibile di studenti
VII infine, il Centro intende coordinare un insieme di iniziative scientifiche
e politico-culturali che individuino nella valutazione il momento più
significativo di un'azione progettuale che miri all'eccellenza degli
esiti.
ART.4
SEDE AMMINISTRATIVA
La sede amministrativa del Centro è istituita presso l'Università
degli Studi di Firenze, Dipartimento di Studi sullo Stato.
Le attività scientifiche del Centro si svolgono presso le sedi
delle Università convenzionate e/o presso altre sedi operative
diffuse sul territorio in base ai programmi di ricerca elaborati dal
Comitato Scientifico del Centro.
ART.5
ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO
Gli Organi del Centro sono:
a) il Consiglio di Gestione
b) il Direttore
c) il Comitato Scientifico
ART.6
CONSIGLIO DI GESTIONE
Il Consiglio di Gestione è composto da non più di tre
membri per ciascuno dei Dipartimenti designati dai rispettivi Consigli
di Dipartimento tra i professori di ruolo di discipline storiche e i
ricercatori in servizio presso ciascuno degli Atenei consorziati.
Il Consiglio designa fra i suoi componenti il Direttore del Centro il
quale deve di norma rivestire la qualifica di professore di ruolo. Il
Direttore del Centro svolge anche le funzioni di Presidente del Consiglio
di Gestione.
Il Consiglio di Gestione resta in carica un triennio a partire dal 1°
gennaio successivo alla nomina; i suoi membri possono essere rieletti
solo due volte consecutivamente.
Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza
di almeno la metà più uno dei suoi componenti; dal computo
del numero legale sono esclusi gli assenti giustificati.
Il Consiglio di Gestione:
a) approva, su proposta del Direttore e sentito il Comitato Scientifico,
prima dell'inizio di ogni esercizio, il programma delle attività
del Centro ed il relativo piano finanziario;
b) approva il bilancio consuntivo e la relazione sulle attività
svolte nell'esercizio precedente predisposti dal Direttore;
c) nomina i membri del Comitato Scientifico;
d) delibera sulla partecipazione al Centro di altri Dipartimenti o Istituti;
e) delibera sui contratti e convenzioni da stipulare con enti pubblici
e/o privati e su tutte le questioni di carattere amministrativo non
di pertinenza del Direttore;
f) delibera su ogni altro argomento sottoposto al suo esame del Direttore;
g) delibera, all'unanimità, in ordine ad eventuali proposte di
modifiche da apportare al presente Statuto.
ART.7
IL DIRETTORE
Il Direttore è nominato dal Rettore dell'Università dove
ha sede amministrativa il Centro su conforme designazione del Consiglio
di Gestione a norma dell'art. 6. Il Direttore dura in carica un triennio
e non può essere eletto per più di due mandati consecutivi.
Il Direttore svolge le seguenti funzioni:
a) coordina le attività del Centro;
b) sovrintende alla gestione amministrativa con il segretario del Centro;
c) convoca e presiede il Comitato Scientifico ed il Consiglio di Gestione;
d) propone al Comitato Scientifico ed al Consiglio di Gestione, prima
dell'inizio dell'esercizio, il programma di attività del Centro
ed il relativo piano di spesa;
e) predispone al termine dell'esercizio il consuntivo, nonché
una relazione sulle attività svolte dal Centro.
ART.8
IL COMITATO SCIENTIFICO
Il Comitato Scientifico è composto:
a) dal Direttore del Centro che lo presiede,
b) dal Segretario del Centro;
c) da due membri del Consiglio di Gestione nominati al suo interno;
d) da altri tre membri designati dal Consiglio di Gestione e scelti
tra studiosi che si sono distinti per rilevanti contributi scientifici
nelle aree disciplinari di interesse del Centro.
Il Comitato Scientifico dura in carica tre anni e tutti i suoi membri
possono essere rieletti.
Il Comitato Scientifico indica le linee generali dell'attività
del Centro ed esprime obbligatoriamente il parere sul programma annuale
di attività del Centro.
Il Comitato Scientifico è convocato dal Direttore almeno due
volte l'anno; la convocazione deve essere fatta con anticipo di 15 giorni
anche a mezzo fax e/o e-mail..
Per la validità delle adunanze del Comitato è necessaria
la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti
esclusi gli assenti giustificati. Le relative deliberazioni sono prese
a maggioranza assoluta dei votanti; a parità dei voti prevale
il voto del Presidente.
ART.9
IL SEGRETARIO
Il Direttore nomina il Segretario del Centro, scegliendolo tra i docenti,
ricercatori e amministrativi del Dipartimento. Il Segretario dura in
carica un triennio e coadiuva il Direttore nello svolgimento delle sue
funzioni amministrative e contabili.
ART.10
PERSONALE DEL CENTRO
Il personale del Centro è composto dai docenti, ricercatori,
personale tecnico-amministrativo che, previo nullaosta della struttura
di appartenenza, svolgono e/o collaborano ad attività di ricerca
presso il Centro stesso.
Potranno inoltre svolgere attività di ricerca presso il Centro:
a) docenti delle Università italiane che richiedano di svolgervi
un periodo di congedo per esclusiva attività di ricerca scientifica
ai sensi del I comma dell'art. 17 del DPR 382/80;
b) professori di Università straniere in base all'art. 97 del
RD 21.08.1993 n. 1592;
c) ricercatori assegnati o distaccati delle Università convenzionate
o di borsisti del CNR o di studiosi assegnatari di borse di studio offerte
dagli Atenei consorziati oppure da altri atenei italiani oppure da altri
enti italiani o stranieri, che intendono svolgere un periodo di ricerca
presso il Centro.
ART. 11
COLLABORAZIONE CON ALTRI ORGANISMI
Per lo svolgimento dei suoi compiti il Centro può stabilire,
anche attraverso apposite convenzioni, forme di collaborazione con altri
organismi pubblici o privati che abbiano per fine o comunque svolgano
attività di didattica e/o di ricerca compatibili con le finalità
del Centro. In particolare collabora con il "Parallel History Project"
gestito dal Wodroow Wilson International Center for Scholars, Washington
D.C.
ART. 12
FINANZIAMENTI E AMMINISTRAZIONE
Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti:
a) dal Ministero dell'Università e Ricerca Scientifica sulla
quota del bilancio per la ricerca universitaria riservata a progetti
di interesse nazionale e di rilevante interesse scientifico;
b) dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per specifiche iniziative;
c) da eventuali contributi delle Università convenzionate;
d) da altri enti pubblici o privati;
d) da contratti di ricerca, di consulenza e convenzioni di ricerca per
conto terzi.
I fondi come sopra assegnati affluiscono al Dipartimento dove ha sede
amministrativa il Centro con vincolo di destinazione al Centro stesso.
Per le modalità di gestione amministrativa e contabile e per
le attribuzioni degli organi in materia si applicano le norme di cui
al Regolamento amministrativo e contabile in vigore presso l'Università
di Firenze.
ART. 13
DURATA E RECESSO
La convenzione costitutiva del Centro è stipulata inizialmente
per una durata di tre anni ed è prorogata automaticamente di
triennio in triennio. È ammesso il recesso di ciascun Dipartimento
previa disdetta da inviare almeno sei mesi prima della scadenza.
ART. 14
ADESIONI ULTERIORI
Il Centro è aperto alle adesioni di altri Dipartimenti e Istituti
di ricerca che condividano le finalità di cui all'art. 3 e che
ne facciano motivata richiesta. L'adesione è subordinata al parere
favorevole del Consiglio di Gestione del Centro.
Possono altresì aderire al Centro, a titolo personale, singoli
studiosi che ne facciano motivata richiesta. L'adesione è subordinata
al parere favorevole del Consiglio di Gestione del Centro.
ART.15
NORME TRANSITORIE
In attesa della costituzione del Consiglio di Gestione e della nomina
del Direttore opererà un comitato promotore costituito da:
Prof. Ennio Di Nolfo (Università di Firenze), Prof. Danilo Ardia
(Università di Padova), Prof. Ilaria Poggiolini (Università
di Pavia) Prof. Fulvio D'Amoja (Università di Perugia), Prof.
Leopoldo Nuti (Università Roma Tre), Prof. Massimilano Guderzo
(Università di Urbino),